« ... IL RICONOSCIMENTO DELLA DIGNITÀ SPECIFICA E DEI DIRITTI UGUALI E INALIENABILI DI TUTTI I MEMBRI DELLA SOCIETÀ UMANA È LA BASE DI LIBERTÀ, GIUSTIZIA E PACE NEL MONDO. »

C'è da riflettere su questo, c'è da rivalutare la propria scala dei valori, c'è da ridimensionare i propri sogni, c'è da domandarsi se il sentirsi tristi e incompleti senza saperne il motivo sia ancora opportuno, se avere la sensazione di aver fatto poco di buono nella vita sia lecito, se essere tristi perchè c'è sempre un perchè ed essere sempre alla costante ricerca di quel qualcosa che non c'è non sia un vergognoso capricco. Me lo chiedo e mi metto in discussione su tutto perchè mi sento di offendere...
Io mi fermo qui: resetto tutto, resetto tutti i miei malesseri e mal d'anima perchè ho la sensazione che ogni mia sofferenza "ingiustificata" sia un offesa a questa gente, che mette in gioco la sua vita per poter vivere dignitosamente, per smettere di aver paura di uscire di casa e rischiare di saltare in aria su una mina, vedere un bambino imbracciare il fucile per uccidere, rischiare di venire stuprata dal primo che passa, non avere alcun tipo di diritto, rischiare di ammalarti e non essere curato, al non avere l'anestesia se tuo figlio nasce con un cesario, spendere tutti i risparmi di una vita dei tuoi genitori e salire su uno di quei barconi e puntare su una scommessa che è la tua vita stessa.
Questa è gente che fugge dalla fame e dalla guerra.
 Un viaggio dell'incubo, non come quei viaggi da incubo di cui siamo abituati a lamentarci con gli amici dopo una vacanza, no no è uno di quei viaggi che ha delle regole ben precise:
1. Niente bagagli
2. Non ti devi far venire il mal di mare altrimenti ti buttano in acqua e ti lasciano annegare.
3. Se hai un bisogno fisiologico sono affari tuoi: addosso.
4. Se gli scafisti abusano su qualcuno, non devi intervenire altrimenti ti sparano e buttano in mare il tuo     cadavere.
5. Qualsiasi cosa farai o dirai che non va a genio agli scafisti, loro ti sparano e ti buttano in mare.
6. Loro hanno il diritto di abusare delle donne se ti ribelli ti sparano e ti buttano in mare.
7. Quando finalmente il viaggio e quasi al termine e sei vicino alla costa: ti scaraventano in mare e si            salvi chi può.

Ecco se un giorno per caso ti senti triste per motivi tuoi personali e pensi di andare a fare una passeggiata sulla spiaggia, magari ti porti il cane per distrarti meglio, puoi rischiare di trovare questo scenario, non servono parole per commentare.



 Ed io mi vergogno di me, per tutte le volte che ho pianto per quello che non ho, per tutte le volte che mi sono arrabbiata per quello che la vita non mi ha voluto dare, per tutte le volte che mi sono lamentata perchè mi sento insoddisfatta. Io mi vergogno perchè c'è gente che non ha niente di niente ma proprio niente, nemmeno la vita stessa.

E poi se per caso vedi questi ragazzi che ce l'hanno fatta aggirarsi per le strade del paese, magari li vedi sorridere e scherzare tra di loro: non lamentarti,  non indignarti perchè se lo fai sei un vile, anzi dovresti andar da loro e abbracciarli uno per uno perchè tu non saprai mai quello che hanno visto i loro occhi e loro hanno diritto quanto te se non di più ad essere dignitosamente sereni, ne hanno diritto dopo aver pagato un prezzo enormemente sproporzionato per potersi appoggiare su questi scogli e riprendersi dallo shock.




Commenti

  1. brava assia.. spesso ci manca il coraggio anche solo di fermarci a riflettere su certi argomenti..figurarsi poi agire di conseguenza..

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  2. ammiro e condivido ciò che hai scritto...è verissimo, dobbiamo metterci seriamente in discussione perchè vediamo il mondo e i nostri problemi da un'ottica sbagliata: l'ottica del "tutto ci è dovuto", senza comprendere chi non ha mai avuto, nè probabilmente mai avrà, quei privilegi, forse minori rispetto agli anni passati, ma sempre privilegi, che la nostra traballante "civiltà occidentale" ci offre.

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    1. Grazie Crisitna, è quello che ho sentito nel mio cuore ed ho scritto di getto.

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  3. Voglio sperare; che nel prossimo futuro, possa fare una bella passeggiata in spiaggia, senza mai, mai, mai , incappare in quell'orrendo "spettacolo" della vergogna umana. Anche se non abbiamo colpa, ci rendiamo complici non parlandone e con l'indifferenza!!!

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  4. Quanto hai ragione Assia! E' di ieri la notizia di un nuovo sbarco a Pozzallo. Quando finirà? Non finirà mai, finché certe sporche guerre continuano ad essere combattute e subite senza che alcuno senta il bisogno di occuparsene, di fermarle....nonostante non ci siano interessi economici in ballo. Anzi.....la vendita delle armi è un ottimo interesse economico da salvaguardare e quindi.....vuoi mettere? Chissenefrega se poi le conseguenze sono morte, violenze e disperazione.

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