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Visualizzazione dei post da settembre, 2013

Pochette in lana

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Primo giorno a casa e intanto ho iniziato a fare qualcosina di bello. "Chi ha tempo non aspetti tempo" dice il proverbio, ed io mi sono messa subito a lavoro, giusto per non smentirmi. Che dire? La stagione estiva per me si è chiusa ieri, sono tornata a casa ed avrò sei mesi per riprendermi dai giorni frenetici e un po' impegnativi, per via del caldo, che come ogni hanno mi hanno dato tanta soddisfazione. Ho proposto alle mie colleghe di raccogliere più linguette di latine possibili perchè avevo in mente qualcosa da realizzare e loro sono state molto collaborative, ecco cosa è venuto fuori: Una pochette porta trucchi o portamonete realizzata all'uncinetto con lana e linguette delle lattine. Una bella cerniera per chiuderla. Interno in raso fucsia che è il mio colore preferito. Ed io la userò per metterci i trucchi che di solito mi porto dietro.

A morte devagar

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno per una volta nella vita, di fuggire dai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare chi passa i giorni a lamentarsi della prop

Shopping d'autunno

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aspettando l'autunno di axiadimithrilassia contenente black heel booties

e il tempo e l'amore e i sentimenti

"Le ferite mortali hanno questo di particolare, che si nascondono, ma non si chiudono; sempre dolorose,sempre pronte a spremere sangue quando si toccano, rimangono vive e sensibili nel cuore."                                                                                          Alexandre Dumas

Primo esperimento Shabby Chic

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Direi che come primo approccio allo Shabby Chic ho un po' esagerato, infatti ho scelto un oggetto non proprio piccolo. Ma posso dire tranquillamente che questo attacco d'arte mi ha dato delle soddisfazioni, anche se ancora ci sono molti ritocchi da fare... Ovviamente ho dimenticato di fare la classica foto del prima, mi sono ricordata solo dopo che era stata smontata ma penso che lo stile originario si riconosca: PRIMA  Pesante! Specialmente per me che ho un odio profondo per il mobile classico e pieno di cose inutili appiccicate sopra che servono a rendere impossibile l'operazione spolvero. Non potevo liberarmi di questa credenza che ho trovato in casa, per una serie di motivi pratici-affettivi-comprensivi-emozionali e di rispetto per mia madre, ho deciso di provare a shabbizzarla, visto che dovevo tenerla per forza... DURANTE Mi sono armata di pazienza, speranza e attrezzi del mestiere e mi sono messa all'opera ed ecco il risultato: DOPO